Anni fa, ai tempi della
fotografia tradizionale, mi ero recato con mia moglie nel Parco Nazionale del
Gran Paradiso per eseguire dei servizi fotografici.
Un pomeriggio partimmo
da Eaux Rousses in Valsavarenche, con meta il vallone di Levionaz. Scopo dell’escursione
era cercare di fotografare gli stambecchi a distanza ravvicinata, quando
scendevano dai pendii in quota nel tardo pomeriggio.
Salendo per il comodo
sentiero, complici il peso dell’attrezzatura e la giornata tersa, ci fermammo
spesso per fotografare le innumerevoli sfumature del paesaggio della
Valsavarenche e senza che me ne
rendessi conto, i 10 rulli da 36 pose che improvvidamente mi ero portato,
diminuivano molto velocemente.
Giungemmo ai
casolari di Levionaz dove iniziava il vallone, secondo le
“dritte” dei guardaparco avremmo trovato gli stambecchi, obiettivo della nostra
“caccia”.
"Il vallone di Levionaz"
Dopo 3 ore dalla
partenza, (comprese le soste per fotografare), raggiungemmo il punto dove si
aggiravano gli stambecchi che, con nostra grande sorpresa, si lasciavano
avvicinare senza timore.
"In avvicinamento agli stambecchi"