giovedì 29 dicembre 2011

Reflecta MF5000 scanner per medio formato, test approfondito

Mi è arrivato da un paio di settimane il nuovo scanner per il  medio formato  Reflecta MF 5000, (il vero produttore è Pacific Image che lo commercializza con il nome di Prime film 120)
Premetto che sono un professionista, nel mio studio i miei collaboratori ed io impieghiamo quotidianamente diversi scanner, fra cui Nikon 5000 ED, Nikon 9000 ED, Hasselblad Flextight X1.

Ho acquistato il Reflecta MF5000, per vedere se aveva le potenzialità  per sostituire nei lavori di minore pretesa il Nikon 9000 ED che cerco di usare solo dove è strettamente necessario, vista la crescente difficoltà per effettuare eventuali riparazioni.
Tra l’altro Nikon ha dichiarato che l’assistenza su questi prodotti cesserà nel 2015, poi in caso di guasto… si butteranno via!

A parte il basso prezzo, la caratteristica chi ha attirato dell’MF5000 è la velocità di scansione, mi sembra che sia il più veloce scanner per medio formato esistente sul mercato, scansiona una diapositiva 6x6 a 1600 dpi 24 bit colore (file da 32 mb) in appena 1 minuto e 20 secondi.
Altra caratteristica interessante è la possibilità di inserire pellicole fino al formato 6x12cm.

La risoluzione ottica dichiarata dal produttore è di 3.200 dpi con un valore Dmax di 3.6
Ho eseguito il test con il target USAF 1951 per verificare l’effettiva risoluzione ottica.
Nella scansione a 3200dpi si possono appena percepire le linee orizzontali del punto 6.1 e 5.6 del target, la risoluzione effettiva media risulta circa 3050 dpi, che corrisponde al 95% della risoluzione dichiarata, una ottima performance.

Passo a descrivere velocemente lo scanner: esteticamente è abbastanza imponente, le plastiche con cui è costruito sono di buona qualità, l’alimentatore elettrico è esterno e la connessione è solo usb.
Funziona sia su Pc che su Mac.
I telai per il montaggio delle pellicole da scansionare sono di discreta fattura, unico serio problema è il telaio per le pellicole 120, concettualmente ben progettato, (molto simile a quello del Nikon!), ma costruito con plastiche troppo fragili, infatti dopo poche ore di uso (con tutte le cautele), si sono spezzate due delle quattro linguette che permettono di sollevare i profili in plastica che bloccano il film.
Ho contattato direttamente Reflecta in Germania facendo presente il problema e inviando una foto del pezzo.
Dopo due giorni mi è arrivato in garanzia un nuovo telaio.
Come serietà e velocità sono stati davvero ineccepibili.

giovedì 15 dicembre 2011

La scansione delle diapositive

Tutto il processo di scansione descritto nelle sezioni dedicate del mio sito aziendale, può essere "fatto in casa", soluzione che consente risparmio economico, soddisfazione personale ed inoltre una gratificante occupazione del tempo libero.
Vi sono però degli importanti fattori da valutare che cercherò di esporre nel modo più realistico possibile, per fornire un'informazione utile a tutti.

Dando per scontato che siate già dotati di un computer performante (mac o pc poco importa), un accorgimento dal quale non è possibile prescindere è la presenza nel computer di due dischi fissi - da almeno 1 Tb. cadauno - collegati in "Raid 1".
Un alternativa molto valida al montaggio dei due dischi aggiuntivi all’interno del computer, può essere l’acquisto di un raid esterno, che viene connesso al computer mediante le porte e-sata o usb.

Il sistema raid consente di salvare simultaneamente sui due o più dischi i dati, a garanzia di una maggiore sicurezza. E’ bene ricordare che gli hard disk si danneggiano più di quanto si immagini...con le conseguenze che tutti conosciamo.

Il passo successivo è la scelta dello scanner, ma come individuare lo scanner adatto? Bisogna innanzitutto valutare se l’archivio fotografico è costituito da sole stampe fotografiche o anche da diapositive, negative a colori e negative in bianco e nero, (principalmente si tratterà del classico formato 24x36mm.).

Sul mercato vi sono principalmente tre tipologie di scanner (tralasciando i multifunzione da ufficio e gli scanner hi-end dai costi proibitivi per un utilizzo amatoriale)