La fotografia tradizionale ha dei limiti tecnici ben precisi, che la confinano in modalità di impiego definite e qualitativamente di alto livello.
La fotografia digitale alla sua comparsa aveva come unico traguardo quello di raggiungere la qualità della pellicola fotografica, ma la tecnologia è avanzata molto velocemente e oggi i livelli tecnici raggiunti dal "digitale" superano in molto aspetti la fotografia analogica.
Ma a parte la qualità tecnica fine a se stessa, quello che offre la fotografia digitale è la possibilità di "inventare" nuovi modi di intendere e vivere la fotografia, ne è un esempio la fotografia panoramica navigabile, o immersiva.
La fotografia digitale alla sua comparsa aveva come unico traguardo quello di raggiungere la qualità della pellicola fotografica, ma la tecnologia è avanzata molto velocemente e oggi i livelli tecnici raggiunti dal "digitale" superano in molto aspetti la fotografia analogica.
Ma a parte la qualità tecnica fine a se stessa, quello che offre la fotografia digitale è la possibilità di "inventare" nuovi modi di intendere e vivere la fotografia, ne è un esempio la fotografia panoramica navigabile, o immersiva.
Questa tecnica fotografica è derivata da una ricerca sviluppata
inizialmente per fotografare in dettaglio il pianeta Marte, proposta sul mercato
"civile" questa tecnologia ha avuto immediato successo, infatti permette di realizzare
fotografie in cui è possibile muoversi lungo gli assi verticali e orizzontali
anche a 360 gradi, osservando da vicino ogni particolare e cogliendo perfettamente
il senso della scena reale che è stata ripresa e resa virtuale.
Queste
"fotografie" hanno un enorme impatto sullo spettatore, che può
esplorarle a tutto schermo vivendo la sensazione di essere nell’ambiente reale,
si tratta di una tecnologia perfetta per far conoscere al navigatore i paesaggi delle zone
turistiche, le strutture ricettive, le ville storiche, i castelli, i siti
archeologici ecc. nei minimi dettagli. Il limite di impiego è solo dettato dalla fantasia del fotografo o del committente.
Questa è la prima fotografia che ho realizzato con questa tecnica è stata ripresa dalla Rocca di Cornuda (TV) il 13 febbraio 2013 e rappresenta una visione sulle Prealpi Trevigiane e sui colli del Prosecco.
Questa è la prima fotografia che ho realizzato con questa tecnica è stata ripresa dalla Rocca di Cornuda (TV) il 13 febbraio 2013 e rappresenta una visione sulle Prealpi Trevigiane e sui colli del Prosecco.
Come è stata realizzata, la fotografia
La panoramica ha una dimensione di 115 megapixel (19972x5808 pixel), è composta da 136 foto singole riprese con una Nikon D800 con una ottica da 300mm.
Il tempo impiegato per i 136 scatti è stato di 15 minuti, ma il tempo per la preparazione del "set", posizionamneto cavalletto, tarature, setup della testa robotizzata (Gigapan), prove varie è stato di circa due ore.
La successiva postproduzione ha richiesto un intero pomeriggio.
E' un modo di fotografare che mi affascina e mi attira ma mi rendo conto che ci vuole tanto tempo, pazienza...e la fortuna di azzeccare "la giornata giusta"
Copyright Carlo Bazan 2013
La panoramica ha una dimensione di 115 megapixel (19972x5808 pixel), è composta da 136 foto singole riprese con una Nikon D800 con una ottica da 300mm.
Il tempo impiegato per i 136 scatti è stato di 15 minuti, ma il tempo per la preparazione del "set", posizionamneto cavalletto, tarature, setup della testa robotizzata (Gigapan), prove varie è stato di circa due ore.
La successiva postproduzione ha richiesto un intero pomeriggio.
E' un modo di fotografare che mi affascina e mi attira ma mi rendo conto che ci vuole tanto tempo, pazienza...e la fortuna di azzeccare "la giornata giusta"
Copyright Carlo Bazan 2013
Nessun commento:
Posta un commento